Una conclusione di Malinovsky, nel finale, permette alla squadra di Gasperini di conquistare i tre punti e di effettuare il sorpasso in classifica ai danni dei bianconeri.
Una partita intensa, non ricca di emozioni ma giocata ad alti ritmi da entrambe le squadre che hanno prediletto la fase difensiva. L’Atalanta si regala una vittoria fondamentale che la lancia al terzo posto in classifica proprio ai danni dei bianconeri che, in caso di vittoria del Napoli, questa sera contro l’Inter, possono essere agganciati dai partenopei, al quarto posto.
Gli ospiti si fanno preferire nella prima frazione di gioco con un Cuadrado ben inspirato ma troppo spesso isolato dai propri compagni di squadra incapaci di smarcarsi o farsi trovare pronti in area di rigore. Nella Juventus ottima prova di De Ligt che tiene a bada gli attaccanti atalantini non perdendo un contrasto né con Muriel e né con Zapata. Bene anche la prova dei centrocampisti Rabiot e McKennie, gli unici capaci di rendersi pericolosi con qualche inserimento senza palla tra le linee della difesa avversaria. Male invece la partita di Chiesa, apparso sottotono e uscito ad inizio ripresa per infortunio, e Morata, incapace di incidere nel match nonostante, per ben due volte, avesse tra i piedi il pallone del possibile vantaggio. Come nella gara d’andata, lo spagnolo si divora un gol solo davanti alla porta di Gollini. Tra gli imputati della disfatta bianconera anche il tecnico Andrea Pirlo, reo di aver schierato Arthur fuori posizione. Nella decina di minuti concessi, il brasiliano perde prima un paio di palloni insidiosi nella metà campo bianconera e nell’azione del gol perde la marcatura di Malinovski, lasciato colpevolmente libero di tirare. Per la Vecchia Signora la corsa Champions non è ancora segnata, ma di certo la sconfitta odierna ridimensione e fa vacillare notevolmente le poche certezze dei bianconeri, apparsi in evidente difficoltà nello sviluppo del gioco negli ultimi 16 metri.
Dopo un primo tempo non brillantissimo sotto la tenuta atletica da parte dei padroni di casa, Gasperini, grazie anche all’ingresso di Ilicic e Malinovsky ribalta l’andamento della gara riportando i suoi ad utilizzare lo schieramento, che tanto bene aveva fatto nelle ultime giornate, del 4-2-3-1.
Proprio i due subentrati si sono rivelati, poi, decisivi nell’azione del gol che proietta la Dea al terzo posto a –2 dal Milan. Ottima la fase difensiva dei nerazzurri che, nonostante l’assenza di Romero, hanno saputo gestire magistralmente gli attacchi, sterili, dei bianconeri. Ancora rimandato, invece, l’esterno Maehle: nella giornata no di Federico Chiesa l’esterno danese non si rende mai protagonista di una discesa offensiva e nella prima frazione di gioco, un suo impegno errato stava per costare caro ai padroni di casa.
LA PARTITA
Dopo un avvio di gara con ritmi alti nei primi minuti di gioco con la Juventus che cerca fin da subito di gestire il pallone nella metà campo avversaria, la partita scende d’intensità con le due squadre molto attente alla fase difensiva.
Al 24’ padroni di casa vanno vicinissimi al vantaggio con Pessina che sfrutta un rimpallo in area di rigore, ma il 24 nerazzurro, da ottima posizione, non centra lo specchio della porta grazie anche alla deviazione di De Ligt.
La risposta ospite arriva dopo appena cinque minuti: dagli sviluppi di calcio d’angolo Chiellini viene servito da De Ligt, ma la conclusione di sinistro del capitano bianconero viene prontamente murata da Palomino. Al 33’clamorosa occasione per Morata che dopo aver sfruttato un’ingenuità di Maehle non riesce, a tu per tu con Gollini, a insaccare il pallone alle spalle del portiere nerazzurro. Nel finale della prima frazione meglio gli ospiti che provano a rendersi pericolosi prima con McKennie, abile nell’inserirsi in area di rigore, e, poi, con Chiesa, ma anche la conclusione del 22 bianconero è murata dal provvidenziale intervento di Maehle in scivolata.
A inizio ripresa, Gasperini inserisce Pasalic al posto di Pessina. Al 56’ arrivano brutte notizie per Pirlo costretto a rinunciare a Chiesa, fermato da un problema muscolare. Al suo posto subentra Danilo che permette a Cuadrado di avanzare sulla linea dei centrocampisti.
Al 60’ Muriel riceve il pallone sull’esterno, punta Cuadrado e fa partire un destro a giro che esce fuori, per una questione di centimetri, dall’incrocio dei pali. Qualche minuto più tardi, arriva la risposta bianconera con una punizione defilata di Dybala terminata di poco a lato.
Al 70’grossa occasione per i padroni di casa con il neoentrato Ilicic che pennella in area un cross perfetto per la testa di Zapata che non trova, di poco, la porta. Al 76’ Kulusevski serve in area Morata che al volo impegna Gollini, ma il portiere atalantino non rischia la presa e si rifugia in calcio d’angolo. All’86’ la Dea sblocca la gara con un sinistro dalla distanza di Malinovsky deviato da Alex Sandro. Il tiro assume una traiettoria che spiazza Szczesny che vede, inerte, il pallone insaccarsi alle sue spalle.
La Juventus prova col forcing finale a trovare un insperato pari, ma gli attacchi bianconeri si infrangono contro il muro eretto dalla difesa atalantina che ritrova, dopo vent’anni, la vittoria con Madama in campionato ed effettua il sorpasso in classifica proprio ai danni della squadra di Pirlo.
IL TABELLINO: ATALANTA-JUVENTUS 1-0
Marcatori: 86’ Malinovsky (A).
ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Palomino, Djimsiti; Maehle(72’ Malinovsky), De Roon, Freuler, Gosens; Pessina(46’ Pasalic); Muriel(69’ Ilicic), Zapata.
A disposizione: Caldara, Ilicic, Kovalenko, Lammers, Malinovsky, Miranchuk, Pasalic, Rossi, Ruggeri, Sportiello, Sutalo.
Allenatore: Gasperini.
JUVENTUS (4-4-2): Szczesny; Cuadrado, De Ligt, Chiellini, Alex Sandro; McKennie(78’ Arthur), Rabiot, Bentancur, Chiesa(56’ Danilo); Morata, Dybala(68’ Kulusevski).
A disposizione: Pinsoglio, Buffon, Ramsey, Demiral, Danilo, Arthur, Kulusevski, Correira, Frabotta, Bonucci.
Allenatore: Pirlo
Ammoniti: 72’ Bonucci (non dal campo) (J), 78’ Gosens (A), 79’ Malinovsky (A), 82’ Djimsiti (A), 92’ Cuadrado (J).
Arbitro: Orsato.
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